SULLE RIVE DEL TONTO 13

Annaspo tra le foglie di un grande pioppocipresso sperando di fare chiarezza. Chi siete? Come vi chiamate? chiedo, ma esattamente non so a chi dei due io mi stia rivolgendo. Alzo la testa e misuro, 14 metri, guardo verso il confine e misuro, 70 litri, in cima in cima un sacco di plastica arenatosi dopo lo scirocco, in basso, radici che affiorano qua e là in cerca di frescura. Nessuna acqua qui. L’arsura finisce col prevalere su tutto: annaspo, sfoglio, forse persino grido, mi sveglio di soprassalto zappando con la destra sul materasso. Affiora un rivolo d’acqua. Bevo. Ma di quei due neanche l’ombra.

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