STORIE DEL SIGNOR JFK (74)

Indispettito per non avere visto nessuno ai suoi funerali, né familiari né amici né frequentatori abituali di funerali, JFK si presenta, nei giorni successivi alla propria scomparsa e all’ora di pranzo, nelle loro case. Senza nemmeno bussare, né salutare, avvicina la prima sedia libera alla tavola intorno, alla quale commensali basiti celebrano il rito carnale del mangiare, e assaggia un po’ di qua e un po’ di là, un po’ di tutto da ognuno. Senza ringraziare va via, satollo ma non troppo, intenzionato a visitare gli altri piatti dei non pochi viventi che hanno disertato il suo funerale. 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

* * *
Son le giornate d’ozio che mi tengono lontano dal futuro. Per sempre, magari. Ma non riesco più ad epurarle dalla Read more.
IL VESTITO BIZANTINO – 30
Vecchie onde supplicano il mare A ringiovanire placche di sangue Di martiri annegati. Antenne di fate Seducono colonne di templi Read more.
Benjamin Castor
Benjamin Castor (1881 – 1973) fu un logico e matematico inglese che si occupò della questione dei fondamenti della matematica. Read more.
SCAFFALE 109 – 160622
L’artista in pace con il mondo, con la società e con sé stesso, non può creare niente (se fossi in Read more.
STANZA 225
a mia nonna piaceva il cinema italiano e una sera di Capodanno si è vista esplodere in un film di Read more.
N.5
di mattina ho camminato a lungo per un tratto di spiaggia, osservavo i pesci piccoli in banchi a riva alcuni Read more.
IN GARAGE
Grazie a certe palpebre artificiali che mi hanno impiantato, posso non vedere quello che gli altri vedono. In garage ho Read more.
INNESTI
Erano all’incirca gli anni ottanta e avevamo appena finito di piantare l’ultimo filare di fenicotteri. In meno di un mese Read more.
LE POLTRONE CHE INDOSSAVO PER DORMIRE
le poltrone che indossavo per dormire per fare finta di essere grande dovevano sembrare un po’ infantili all’epoca. ho sognato Read more.