LIMITI

(commento a una poesia di J. L. Borges) Nel grigio passaggio della sua esistenza, per cent’anni quell’uomo sopportò l’affronto di un nome. Trovò distrazione nella coltivazione di un orto, studiò l’aritmetica, prese moglie. Ma non reputò niente di più doloroso e volgare della condanna di essere individuato tra tutti. Se …

STORIE DEL SIGNOR JFK (68)

Ogni giorno JFK vuole fare una sorpresa a qualcuno. Ma, non essendoci qualcuno, JFK, ogni giorno, fa una sorpresa a se stesso. Fa pipì all’indietro. Svuota una bottiglia vuota. Con gli occhi colora di rosa antico una fotografia di Henry Cartier Bresson. Soffia controvento gli spifferi della casa. Suona coi …

INCIPIT VS INCIPIT (Raymond Queneau & Goffredo Parise)

Il venticinque settembre milleduecentosessantaquattro, sul far del giorno, il Duca d’Auge salì in cima al torrione del suo castello per considerare un momentino la situazione storica. La trovò poco chiara. Resti del passato alla rinfusa si trascinavano ancora qua e là. Sulle rive del vicino rivo erano accampati un Unno …

IL MOSTRO CHE E’ IN ME

Mio fratello (l’altro non c’era ancora) ricorda perfettamente il giorno in cui ci trasferimmo dalla città alla nostra tenuta di campagna: era estate, mia madre era incinta, avevano una coupé grigio scuro. Avevi 11 anni, no, aspetta, 11e mezzo. Facemmo più di un viaggio, con una ditta di traslochi che …

ALTERNATIVE

Non sempre le sue azioni coincidono coi suoi pensieri. O, più precisamente, con le sue intenzioni. Tanto più nei momenti di tensione. E non perché, come qualunque altro animale, lui risponda con uguale probabilità con azioni volontarie e involontarie alle insidie o perché, come alcuni altri animali, di fronte al …

IL PUNTO ORIENTATIVO

Mio padre, era un ragioniere, non guardava mai la tastiera. La prima volta che lo vidi in azione, nel suo tetro ufficio che però aveva finestra sul Viale della Libertà, lo sentii battere tutto il pomeriggio e con le mie gambette penzoloni seguii quel suo ritmo strampalato: un allegro veloce, …

UNA TAZZINA DI CAFFE’ 2

Mi è stata contestata la tesi sostenuta in “Una tazzina di caffè”. Impossibile non riconoscersi, anche se il nostro volto cambiasse non milioni, ma miliardi di volte. E questo in ogni luogo e in ogni tempo: noi non ci riconosciamo per le sembianze che uno specchio rimanda del nostro viso, …

IO MI METTO SEDUTA E TU TIRAMI IL COLLO

Il marito non sperava di meglio. Inesperto di slogature e di distorsioni cervicali, avrebbe potuto invocare, in sede giudiziaria, l’umano errore. Agganciò a tre mani il mento della moglie e, dopo tre giri, si ritrovò con la sua testa, completamente svitata dal corpomacchina. Provò a riavvitarla tre volte. Per ben …