JFK non trova la speranza. Accende tutte le luci del suo restor. La speranza gli sfugge. Spenge e resta al buio senza speranza. Gli viene di fare acqua. A tentoni raggiunge la porta che porta al gabinetto, accende la luce, si libera. A spalle basse esce senza speranza. Vaga per il restor alla ricerca di un almeno. Lo trova in una sedia. Si siede. Guarda intorno. Dalla porta che porta al gabinetto una luce si fa strada nei suoi occhi. Ho dimenticato di spengere la luce del gabinetto. Quasi gli viene da piangere.
STORIE DEL SIGNOR JFK (52) di Francesco Gambaro
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