Sciucatele queste mani. JFK se le sciucò. Poi mise inavvertitamente il piede su una canna che scricchiola. E stai tento duve meti le piedi. JFK si guardò i piedi. Saranno state le sei, le sette del pomeriggio o della mattina. La vocina tacque e JFK scelse una pietà comoda dove sedersi comodo. Subito squilla il telefono, è troppo lontano per raggiungerlo, mente. JFK sa di non essere lontano anche se non particolarmente vicino. E’ quando senti una voce che ti chiede ma tu non vuoi rispondere, magari perché sei nello sforzo di un conatus. E’ questa la giusta distanza che noi chiamiamo di comodo temporale, riflette JFK. Basta fare finta di non sentire, ghigna JFK, con dentro le orecchie ancora lo scricchiolo della punta della canna schiacciata per un errore di passo, per disattenzione o, forse, per inconscio desiderio di musica.
STORIE DEL SIGNOR JFK (36) di Francesco Gambaro
SCAFFALE 109 – 170101
17 Maggio 2024
Rallegrati/ Ridi (almeno sforzati) L’occidente è solitudine individuale (non sono famiglia, non sono “clan”) Esclusività dell’individuo L’occidente pone il soggetto Read more.
N.6
17 Maggio 2024
il letto è comodo e spazioso, nessuno mi cerca a quest’ora né altrimenti, i corvi cantano sull’albero il sole è Read more.
PAGINA BIANCA 28
16 Maggio 2024
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IL VESTITO BIZANTINO – 32
16 Maggio 2024
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Ermete Rosenthal
16 Maggio 2024
Rosenthal (1888 – 1953) fu per la maggior parte della sua vita ingegnere navale. Già quarantenne gli capitò di assistere Read more.
I Rabbini di Oria e non soltanto (Rabbi Yehuda)
15 Maggio 2024
Di Rabbi Yehuda inventore degl’inchiostri che fanno volare: distesi sul terrazzo della casa i fogli di pergamena, li cucì l’uno Read more.
37
15 Maggio 2024
si caratterizza per un elevato livello di instabilità scorrevolezza su bagnato coerenza riflette dunque una posizione di distanza <una estraneità> Read more.