UN RAGAZZO D’ORO (Pupi Avati) di Gaetano Altopiano
Per qualcheminutino, veramente ho temuto il peggio: guardavo le cosce di Sharon Stone e non sbrogliavo; guardavo la faccia di Riccardo Scamarcio e non scoppiavo a ridere; guardavo la Capotondi e non riuscivo a concentrarmi. La storia, poi, non la capivo proprio. Che diavolaccio succedeva? Provavo, riprovavo, ho seguito fino alla fine: niente. Un tempo che mi è parso interminabile. All’improvviso mi sono reso conto che non ero io il problema ma il film che avevo appena finito di vedere. Un sibilo, una prima parola e finalmente una frase di senso compiuto: un film di merda.