“L’alibi” di Gaetano Altopiano

Premura e cordialità non mi vanno più a genio. Quella che qualcuno definisce “insofferenza senile” è in realtà una nuova presa di coscienza, una scelta di vita guadagnata sul campo. Noto infatti che la maggioranza non mi saluta, che ognuno evita gli altri, che, come me, un gran numero desidera andare per la sua strada allontanandosi dal resto del mondo. Mi va a pennello. E’ delizioso non avere a che fare con gli altri e finalmente posso starmene in solitudine forte del fatto che adesso ho persino un alibi: sono stati loro a cominciare.

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