Proprio come una macchina il nostro corpo si usura. Nel tempo, ogni parte di noi si consuma, ogni organo, muscolo, il più piccolo osso. Ci si scopre, a una certa età, a sentire fastidi che non se ne vanno, malumori che non si dissipano, dolori che persistono anche per uno sforzo banale, o per un semplice colpo di freddo. E’ la capacità di recupero che è cambiata. A venti, o trentanni, una contrattura muscolare dura un paio di giorni, a cinquanta, dura due mesi. I tendini, per esempio, sono funi che tirano e un bel giorno improvvisamente mollano: non si riesce più a sollevare un bel niente. Una ferita sanguina più del dovuto, le ernie sgusciano senza rimedio, e anche il cervello non fa eccezione. La nostra capacità di “autoripararci” è venuta meno. O meglio, è venuta meno la volontà: nessuno vuole più essere pronto. Forse per paura di pentirsi?
Muscoli, ossa, cervello
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