STORIE DEL SIGNOR JFK (86)

Nel suo bunker JFK si muove con agio e spensieratezza, non soffrendo dell’eventualità che alcuni possano vederlo zoppicare, trasferirsi da una sedia all’altra senza l’uso dei piedi, giungere in gabinetto bagnato, invocare infermiera mancante e letto mancato, strisciare come lumaca lasciando culo per terra e schiuma indigesta, osservare formiche moscerini e acari fossero passanti o tracce di passanti. A 84 anni, con mani sottili, diventate matite, disegnando e ridisegnando, graffia sul vetro delle cataratte la sua faccia così com’è.

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