CLAUDIO ROMEO, “Ognuno ha la sua storia”, collage 2024
CLAUDIO ROMEO, “Ognuno ha la sua storia”, collage 2024

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pippo Zimmardi, “cose”
Il cucchiaio nell’orecchio

 

 

 

COGLIONI 9/10 di Gaetano Altopiano

Non avevo ancora letto l’Histoire d’O. di Madame Pauline Réage o Dominique Aury, come dirsi voglia. Mi capita tra le mani veramente per caso: una lacuna che sono stato lieto di colmare in settantacinque minuti, se non altro per completezza d’informazione. Nella prefazione (postfazione) di Jean Paulhan – edizioni ES …

IN CRISTO E PER CRISTO E DOPO CRISTO DAVID BOWIE di Francesco Gambaro

Orfano da lustri della fantascienza, offeso da lustri di piensiero dormiente, sgomento per il retrogado populismo parrocchiale di Francesco Primo, cerco parole antiche che mi ricatapultino nel futuro. Ricevo ascolto e vedo Blackstar. E con il vecchio David Bowie risorge pure la parola vaticinio. In Cristo e per Cristo e …

SCELTA MENO IMPOSSIBILITA’ DI SCELTA di Gaetano Altopiano

SCELTA MENO IMPOSSIBILITA’ DI SCELTA di Gaetano Altopiano Se quello che sbaglia direzione viene considerato persona in errore, che dire di quello che invece va dritto verso una meta di cui alla fine si pente amaramente? Il punto è che non c’è uomo che abbia piena padronanza di cose come …

OLTRE CORTAZAR di Francesco Gambaro

Nel Fama e l’Eucalipto Jiulio Cortazar scrive: un fama va per un bosco e benché non abbia bisogno di legna guarda avidamente gli alberi. Gli alberi hanno una paura terribile perché conoscono le abitudini dei fama e temono il peggio. In mezzo a questi alberi c’è un eucalipto bellissimo e …

ALZATI E DORMITI (per Gino De Dominicis) di Francesco Gambaro

Le palpebre scattano sulle pupille mentre parla, non si rialzano. Una scintilla di elettricità, della quale il nostro corpo è grande donatore, una improvvisa interruzione della peristalsi circense coniuga il brivido del trapezio con la noia dello spettacolo. Dunque alzarsi e dormire. Le palpebre, non più costrette a subire alcuna …

(L’OCCHIAIA. 12.) di Elio Coniglio

   Una pioggia sottile mi turbina attorno , mi punzecchia , offusca la mia vista. Tuttavia, sia pure con le opportune precauzioni, scanso abilmente ogni pozzanghera, detrito, carcassa informe d’animale disseminata su questo vasto spiazzo.  Ho con me una palla di morbida plastica colorata. Sulla sua superficie, in perfetta sincronia …

L’INTRUSO di Gaetano Altopiano

Non sapendo decidersi sopra questa questione: leggere un libro sul minimalismo orientale o uno sulla vite combattiva dell’Irpinia, risolve di farsi fare un pompino. JFK lascia Tusa e piomba letteralmente nel mio mondo. Mi costringe ad assistere a questo spettacolo osceno e alla fine mi chiede anche i soldi per …

LA PAROLA PIU’ ANTICA di Gaetano Altopiano

Se c’è un momento in cui mi sento povero, è quello in cui faccio la doccia. Non c’entrano concetti come Pietas, la nudità del verme o il corpoacorpo con sé stessi, meno che mai quelle carezze che consolatoriamente mi concedo. Non è provare “pena per sé stessi”, non c’entrano gli …