“27”, foto di Claudio Salvi
“27”, foto di Claudio Salvi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pippo Zimmardi, “cose”
Il cucchiaio nell’orecchio

 

 

 

ora che (4)

– ora che paolo daniele valentina beppe silvana sono soltanto 5 nomi e manca la moka express (ma ora finalmente c’é) – mi metto qui e torno a esercitarmi a cercare le cose di oggi ma anche d’ieri che quasi si sono perse e che certo non soltanto non sono …

Insomma, fai qualcosa

Dimmi che mi amerai per sempre ma va bene anche se mi scrivi una porcata basta che ti impegni.   Non ti chiedo di pagare l’affitto né di spogliarti o, che so, di passare in filiale da me.   Coi contratti sono indietro ci sono le scadenze mi soffiano sul …

IL LUOGO DELLA LIBERAZIONE

Giungemmo al Luogo della Liberazione dopo un lungo percorso in un buio impregnato di aghi, attraversando col fiatone a passo svelto sentieri fangosi, sterpaie che sembravano tortuose gallerie, dirupi. La puzza di selvatico ci accompagnava dappertutto. Forse i lupi o le iene ci osservavano nascosti nella tenebra. Giungemmo al Luogo, …

LUOGHI DELLA CAMMELLA FAKROU

Succhiando il suo gelato, che, come sappiamo, nonostante sia già nominato nella Bibbia nel passo in cui Isacco offre a Abramo latte di capra misto a neve, e nonostante gli annali romani che raccontano di ricchi pasti che si chiudevano con le “nivatae potiones”, per l’appunto dolcetti gelati, fu inventato …

ora che (3)

– ne parli così con chi ha il dovere di parlarne comunque – sull’acqua del lavandino sta un mazzo di margherite e non ti puoi lavare i denti e c’é una bella luce naturale di bagno pomeridiano e non ti va di fare clic con la nikon f2 – resti …

L’INVESTIGATRICE

Ma se seguo posso sperare di essere seguita? Mi bracca, sapete, mi ha anche stripolata, sapete cosa vuol dire stripolare? Fare diventare una persona più persone. La televisione qui è accesa, dicono che così il mondo ci guarda e il coniglio resta sicuro in frigorifero altrimenti saremmo costretti a metterlo …

Palazzo di Cenere (cit. 3)

Approdarono sulla gola ovale dei mari di Balarmu. Come bollissero in quel mattino di paglia le torrette sulle mura di protezione. Turbolenti, tra la pizzuta e le pinete d’Altofonte. Avevano riaperto il guscio della rivendicazione, ondeggiando sotto le catene e gli anelli dei moli, di fronte a piazza Khalisa, in …