grosse noci di cocco occhieggiano dalle chiome spettinate delle palme sparpagliate fra le dune franose dove scarabei pignoli tracciano sentieri di fortuna improponibili all’adolescente impegnato a scavare sul bagnasciuga birroso buche profonde dentro le quali puntualmente cascano con vaporosi oh di gola madonne raffaellesche strani uccellacci rissosi volteggiano sotto un sole così distratto da sbagliare giù in spiaggia ogni ombra…
(L’OCCHIAIA. 79.)
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