L’ESTRANEA 5 (la ristoaperipizzeria) di Gaetano Altopiano

Luogo dove lo smercio di una pietanza – nient’altro che un cibo brutale e indigesto – viene spacciato per culto della celebrazione di un classico da parte di appassionati. Legno e cartone sui tavoli. Plastica. Sedie da10 euro e intonaco grezzo. Libri (menu), dove in compenso una 4 gusti viene inutilmente spiegata scientificamente. Minimalismo maliardo in zone rimaste opprimenti persino dopo ristrutturate. Scomode, fetide e buie. Con tanto di scelta delle farine, dell’impasto o di incredibili condimenti (come se questo cambi qualcosa). Mescita di birre artigianali di sola schiuma ma prezzi da ristorante stellato. Felicemente saldati con la certezza di un tragico epilogo: una nottataccia.

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