L’ESTRANEA 4 (dolore e dolorabilità) di Gaetano Altopiano

Come qualificare il dolore fisico, un estraneo o uno di famiglia? Considerando che un dolore fine a se stesso non avrebbe alcun senso, sarà vero che il suo scopo è esclusivamente quello di mandare un messaggio al cervello notificando l’“allarme di insulto ricevuto” in modo che si corra ai ripari ai fini della sopravvivenza. Dunque è senz’altro uno di famiglia. A cui però si rimprovera di avere scelto il metodo meno adatto per comunicare, tanto da essere trattato con disprezzo perché scompaia prima possibile. Erbe, infusi, antidolorifici, cortisonici, droghe. Tutto quanto sia utile a lenire, se non proprio a occultare, l’allarme ricevuto viene al più presto divorato. E da sempre. Possibile allora che in migliaia di anni di evoluzione il corpo non abbia messo a punto un sistema meno primitivo? E’ probabile che il problema sia stato valutato ma che il dolore sia rimasto l’unica via d’uscita, l’unico modo per ricondurre alla ragione senza mezzi termini laddove bisogna prontamente intervenire. In fondo, è in gioco la continuazione della specie. Immaginiamo il corpo del signor x che, a causa di un’infezione che non riesca a debellare, comunichi al medesimo signore la necessità di intervenire, piuttosto che col dolore, tramite segnali chimici inequivocabili ma al tempo stesso diplomatici. Un sistema dialettico, insomma. E’ chiaro che il messaggio del mittente, nell’ipotesi, privo della sua peculiarità (è un ordine) subirebbe un’interpretazione “personale” da parte di ogni destinatario e in termini che demanderebbero soltanto alla sua ragionevolezza le decisioni finali. Il destinatario potrebbe provvedere subito, oppure no, o addirittura non provvedere del tutto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ABITUDINE
peggiore la primavera che non rilascia scontrini e non ti fa cambiare d’abito né di pelle no dress code spoglia Read more.
PAGINA BIANCA 27
Egli fa le pulizie 3 (seconda poesia ultraquotidiana: )   lavare lavanderia straccio vetri passamaneria. il vento ci porti tutti Read more.
I Rabbini di Oria e non soltanto (Rabbi Elia)
Di Rabbi Elia che conversava con gli angeli. Accadeva sempre a mezzogiorno, le cicale frinivano ossesse ossessive. Gli angeli venivano Read more.
* * *
Son le giornate d’ozio che mi tengono lontano dal futuro. Per sempre, magari. Ma non riesco più ad epurarle dalla Read more.
IL VESTITO BIZANTINO – 30
Vecchie onde supplicano il mare A ringiovanire placche di sangue Di martiri annegati. Antenne di fate Seducono colonne di templi Read more.
Benjamin Castor
Benjamin Castor (1881 – 1973) fu un logico e matematico inglese che si occupò della questione dei fondamenti della matematica. Read more.
SCAFFALE 109 – 160622
L’artista in pace con il mondo, con la società e con sé stesso, non può creare niente (se fossi in Read more.
STANZA 225
a mia nonna piaceva il cinema italiano e una sera di Capodanno si è vista esplodere in un film di Read more.
N.5
di mattina ho camminato a lungo per un tratto di spiaggia, osservavo i pesci piccoli in banchi a riva alcuni Read more.