“Io recito 2” di Gaetano Altopiano

Medioevo. Secondo l’ingegnere M., uomo di discreta cultura e di buona capacità di sintesi, siamo in pieno oscurantismo. Faccio notare, intanto, che quello che lui chiama in modo tanto drammatico in realtà è solo un periodo, e non regge il confronto in termini di tempo. Inoltre è un fenomeno circoscritto alla sola nazione italiana, troppo poco quindi per poterlo definire tale. Tutto questo, però, dovesse concludersi nel giro di qualche decennio e a patto che resti limitato al nostro territorio. Altrimenti. Più tardi stento a credere di avere tenuto una simile conversazione: confesso a me stesso l’inutilità di quelle parole, l’inconsistenza del soggetto e la finzione con la quale recitavo una parte appassionata.

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