IL MAESTRO NON SI INFORMO’ DEI CAVALLI

Una comunità perfettamente integrata. Questo si dice dei randagi che popolano la città di Mosca. Quarantamila cani tanto bene inseriti nel contesto urbano, sostengono gli animalisti, che li si può vedere mentre si spostano in metropolitana in rigorosa fila indiana con gli elementi più giovani messi davanti controllati dai più anziani nelle retrovie. O fermi a un semaforo rosso o a un segnale di stop. Piazzati dentro gli autobus, ma nei posti meno invasivi. Mendicare un boccone ma con l’innata discrezione tipica di un discendente canino degli zar. (Gli osservatori ritengono addirittura di avere individuato alcune di queste bestie fare tocchi di vodka nei pressi della piazza rossa. Di un esemplare si dice persino sia stato visto girare con sottozampa una copia de “Il demone meschino” di Sologub). Benché, concludono, il pericolo di attacchi all’uomo non sia del tutto scongiurato.

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