IL PROFETA DELLE PERIFERIE (2)

Il Profeta delle Periferie chiamò infatti a sé il suo popolo, il popolo delle periferie: cioè la sottohumanità dei ragazzi-topi, dei bambini-talpa, dei fanciulli randagi che accorsero in massa, strisciando fuori dalle discariche malodoranti, dalle bidonvilles nauseabonde, dalle tristi baracche senza porte e senza luce, dagli allucinanti giacigli ai margini delle fetide marane e delle fogne a cielo aperto. Il popolo dei senza futuro, il popolo di quelli dai giorni contati ascoltarono la voce del Profeta come fosse un giubileo indetto solo ed esclusivamente per loro. Una voce che pronunciò le parole che avevano sempre atteso, ma che non avevano mai osato sperare di potere un giorno realmente sentire.

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