GALLEGGIANDO NELL’ARIA

A tredici anni aveva abbondanti polluzioni notturne e spesso si svegliava con le mutande bagnate. Allora cercava di rintracciare i sogni che aveva fatto. Se la bruma si diradava, comparivano voci femminili, un gluteo, un capezzolo. Oppure forme in volo, ali, nuvole cotonate. Sentiva che qualche nuvola gli carezzava la nuca mentre lui sfregava l’addome su una qualche superficie a caso. Un tendone da circo col suo afrore di animali selvatici. Nebbie. Unghie pittate di rosso. Capigliature nerissime. Vegetazione bagnata. Una collana scintillante su grossi seni scricchiati da una camicetta sbottonata. C’era un silenzio portatore di impazienze e tensioni, in quei pezzi di sogno, un’atmosfera di attesa come quella che precede l’imbrunire, quando in campagna i campi di frumento all’orizzonte si colorano di cose dolciastre. Stava accadendo qualcosa. A volte nella bruma lui ondulava il fallo su un fogliame leggero che al solo contatto faceva schizzare finalmente il seme in una eiaculazione molle e lenta che sembrava interminabile. Era come immergersi in una vasca d’acqua calda, come sentire nelle vene l’effetto della prima sorsata di rum. Dopo, si continuava a dormire; ma galleggiando nell’aria. A cercare di recuperare qualche pezzo di sogni intanto diventati antichissimi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Accampamento 2 – La rendicontazione
Non capita spesso, soltanto forse alla località fornaci, di vedere la stalla illuminata, dove la strada va in doppia curva Read more.
46
Vedi come tutto ha fine? Cadere dal respiro – a metà lungo un viale, le rose di maggio l’attimo imperfetto Read more.
da I GIORNI QUANTI (61)
Tre ragazze al mare. Saranno due ma io, confusamente, ne conto tre. Tre ragazze che stamattina sono partite per il Read more.
MEZZA ESTATE
quando a inizio estate il corpo malato del mondo esala odore d’acqua sfatta il cimitero è il luogo migliore per Read more.
STASERA A CENA 07/ —.; 051
Senza capelli ti ho rivista e senza labbra   Verso Berlino andavi, Read more.
I Rabbini di Oria e non soltanto (Rabbi Shelomoh)
Di Rabbi Shelomoh che passò la lunga sua vecchiaia coi piedi sepolti nella terra siccitosa d’un antichissimo oliveto. Radici gli Read more.
IL VESTITO BIZANTINO – 29
Manette alle tempie resisto Celle stonate le caviglie. Curva da formula uno Vago murata in gola alla sembianza Musa bianca Read more.
tra fra 7
Mentre ti parlo dopo anni e non so come sei arrivata a casa mia lo sfondo cambia di continuo, non Read more.
SEMIRAMIDE NON GRADISCE IL LATTE
Secondo i benpensanti Lucillo non amava i gatti ma nemmeno i rinoceronti sebbene  le dissimili scuole sostenessero che felini e Read more.