ANIMALI DOMESTICI (E NON) 6

Quando Carlo pestò una cacca del cane di Luca

fu la cesura definitiva con le storture

che il gatto di Stella fomentava da decenni.

Luigi voleva provare delle sensazioni che

non avrebbe saputo esprimere con le parole

(ad esempio il disappunto per la completa

mancanza di disgelo), quando un’immagine

servì ad attrarre la sua attenzione. Il cane

di Carlo di sentenze ne ha emesse parecchie,

per futile mania. Era ghiotto di latte

ed è diventato sordo. Fa i compiti a casa

con diligenza. A volte confonde le traiettorie

dei pesci. Il gatto di Luigi presta attenzione

alle parole di Luca senza disturbare, poi afferra

un grimaldello e apre la cassa toracica

del gatto di Stella che fa scattare lo scudo

della salvezza. Stella sa che dovrebbe tacere,

che le converrebbe di gran lunga non esporsi,

correndo il rischio di annoiare (cosa che

suona grottesca). Quando era piccola, il livello

della dialettica si ridusse a questo: da allora,

tutti i suoi sforzi vanno alle cose materiali

e temporali. Quando era piccola, Stella pensava

di non essere in grado di dire cosa fosse legittimo

e cosa no. Spesso notava realtà esistenti,

ma le attribuiva alle cause sbagliate.

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