ANIMALI DOMESTICI (E NON) 6

Quando Carlo pestò una cacca del cane di Luca

fu la cesura definitiva con le storture

che il gatto di Stella fomentava da decenni.

Luigi voleva provare delle sensazioni che

non avrebbe saputo esprimere con le parole

(ad esempio il disappunto per la completa

mancanza di disgelo), quando un’immagine

servì ad attrarre la sua attenzione. Il cane

di Carlo di sentenze ne ha emesse parecchie,

per futile mania. Era ghiotto di latte

ed è diventato sordo. Fa i compiti a casa

con diligenza. A volte confonde le traiettorie

dei pesci. Il gatto di Luigi presta attenzione

alle parole di Luca senza disturbare, poi afferra

un grimaldello e apre la cassa toracica

del gatto di Stella che fa scattare lo scudo

della salvezza. Stella sa che dovrebbe tacere,

che le converrebbe di gran lunga non esporsi,

correndo il rischio di annoiare (cosa che

suona grottesca). Quando era piccola, il livello

della dialettica si ridusse a questo: da allora,

tutti i suoi sforzi vanno alle cose materiali

e temporali. Quando era piccola, Stella pensava

di non essere in grado di dire cosa fosse legittimo

e cosa no. Spesso notava realtà esistenti,

ma le attribuiva alle cause sbagliate.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

* * *
Son le giornate d’ozio che mi tengono lontano dal futuro. Per sempre, magari. Ma non riesco più ad epurarle dalla Read more.
IL VESTITO BIZANTINO – 30
Vecchie onde supplicano il mare A ringiovanire placche di sangue Di martiri annegati. Antenne di fate Seducono colonne di templi Read more.
Benjamin Castor
Benjamin Castor (1881 – 1973) fu un logico e matematico inglese che si occupò della questione dei fondamenti della matematica. Read more.
SCAFFALE 109 – 160622
L’artista in pace con il mondo, con la società e con sé stesso, non può creare niente (se fossi in Read more.
STANZA 225
a mia nonna piaceva il cinema italiano e una sera di Capodanno si è vista esplodere in un film di Read more.
N.5
di mattina ho camminato a lungo per un tratto di spiaggia, osservavo i pesci piccoli in banchi a riva alcuni Read more.
IN GARAGE
Grazie a certe palpebre artificiali che mi hanno impiantato, posso non vedere quello che gli altri vedono. In garage ho Read more.
INNESTI
Erano all’incirca gli anni ottanta e avevamo appena finito di piantare l’ultimo filare di fenicotteri. In meno di un mese Read more.
LE POLTRONE CHE INDOSSAVO PER DORMIRE
le poltrone che indossavo per dormire per fare finta di essere grande dovevano sembrare un po’ infantili all’epoca. ho sognato Read more.