ORNITOLOGIA

Se, come comprovato dal celeberrimo Jared Diamond, è in qualche modo naturale l’evoluzione dell’ornitologo in antropologo, non si vede come mai, con procedimento inverso, un antropologo non possa in modo del tutto peculiare occuparsi di ornitologia. È questo il caso Timothy Carlov. Il campo di studio del nostro è quello degli Emicyclopsittini, colorati parrocchetti della Tasmania che presentano curiose caratteristiche comportamentali. Più precisamente, questi uccellini dimostrano di possedere un’intelligenza straordinariamente vivace, tanto da portarli a sviluppare un instancabile interesse per Carlov. Questi lo seguono, imbastiscono attorno a lui stravaganti danze quasi a volerne stimolare le reazioni di stupore, indagano con fare psittaciforme i suoi movimenti e con i loro confusi cinguettii sembrano quasi tentare di comunicare con il nostro – tutto ciò senza nascondere le complesse interazioni sociali e rituali proprie alla loro razza che solo un raffinato etnografo può sperare di decodificare. L’audace ipotesi di Carlov è che i parrocchetti posseggano complesse per quanto rudimentali strutture culturali paragonabili per profondità a quelle dei trogloditi e un linguaggio di almeno centotrenta fonemi distinti – ma non si esclude che siano molti di più, pur indecifrabili all’orecchio umano, e che vengano utilizzati per congiurare segretamente contro lo studioso. Le analisi di Carlov sono esposte in Tasmanian parrots subspecies: outlines of a cultural theory, eterogeneo tomo che spazia dall’antropologia sociale alle paranoie e le manie di persecuzione con invidiabile agilità. Alcune delle considerazioni più visionarie, tra l’altro, paiono esser state recentemente confermate dal primatologo indigeno QuiQuiCi nel controverso saggio Qui Ci Ci Cip, Qui Qui: Quii Qui Ci Qui che, tradotto secondo le indicazioni di Fulcanelli, è qualcosa come Le strutture mentali dell’alloctono non alato: ipotesi di pensiero cosciente negli animali non teropodi della Tasmania, già quasi un cult tra i pappagallini più eruditi di scuola cognitivista.

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