TUTTO SELVAGGIAMENTE GIACE IL SOLE

tutto selvaggiamente giace il sole, una sonnolenta creatura gialla tornita dal rame morbido, a cui la grazia gigantesca del divano da un tono come una torre che torreggia dolcemente. dentro, bianco brillante come la notte. il mattino è una grande curva in discesa e leggermente in salita, e lì una margherita lo insegue, bollente, i cui rami tutti innevati si intonano con la piccola inclinazione della luna. diverse biglie di papavero vanno e vengono, il marmo del papavero appare e scompare. lei pure brilla di passione riverentemente come i petali infidi che contengono simmetria, cuori di fiori sciocchi, ecc. il cuore muto che fiorisce in ogni cosa. la passione in lei disegnata su vetro come un lucente filo fuori sillaba che nevica al tatto. quanto a me, la distanza tra le mie gambe è scomparsa. insieme ai punti salienti, viene rivelata anche una brutta faccia che è anche il misterioso castello da sogno in cui si è svegliata lei.