LA MIA FERMEZZA DA GIORNO VENTILATO

La mia fermezza da giorno ventilato ora si infiltra tra le sabbie mobili del mio tavolo accigliato come le radici di quelle libellule che sanguinano fino a bruciare. Ai vecchi tempi delle email mi esercitavo ad andare in chiesa che era una buona cosa per i miei bicipiti da cameriera. Le arringhe di mia madre stoppavano l’erudizione adolescenziale sulla droga. In estate smagnetizzavo il mio diario su litorali di autoaiuto e invece adesso sembro un topino che ruba scarti di stelle.

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