IL NIPOTE DEI VICINI DI CASA

“Io non lo so cosa si ostinano quelli a procreare che intanto son tutti brutti come la fame e più si incrociano più è risaputo che il pasticcio genetico si complica. Ma loro niente non gliene frega un accidente di peggiorare le cose. Per loro l’importante è esserci e poi chi vivrà vedrà. Per carità. E adesso che gli è nato l’ultimo son tutti lì imbambolati davanti a quel bambino bruttissimo a cui mancano giusto le lamelle sotto alla gola per sembrare un fungo.

Ora io non dico che a certa gente si debba vietare la riproduzione ma se dipendesse da me qualche restrizione la metterei visto che siamo quasi in otto miliardi e di orrore ce n’è già abbastanza sul pianeta.”

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