IL TRENO MI HA SENTITO ARRIVARE

il treno mi ha sentito arrivare ed è venuto verso di me. mi aveva detto che sapeva una strada per portarmi da lei ed io mi sono fidato come nelle fiabe. dentro c’era il silenzio come al primo banco, e io mi sono chiesto se da grande sarò amato come un treno e cioè prevedibile quando va bene e inaffidabile quando va male. sembrava che il treno aveva abboccato ad un amo e qualcuno stava riavvolgendo la lenza, perché filavamo veloci tra i plancton della pioggia. la voce narrante fuori campo diceva elettronicamente che ci voleva mezz’ora ma per me non era un problema perché ho la testa in piume d’oca, e mi basta appoggiarla e mi addormento comodo.

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