IDIOSINCRASIE 5

Si pensava, ti dicono, che l’uomo del destino fosse un pilastro / e, invece, si rivelò un disastro e rimaneva lì, avvinghiato a lei / che non si risolveva a troncare per quelle tipiche indecisioni del temperamento femminile / L’uomo del destino si baloccava tra permutazioni, pallide esecuzioni e retroazioni …

ECCO LO VEDI CHE

Ecco, lo vedi che disperde stipa arrochisce pagine di bianco quasi cemento ogni parola, poi riprende a camminare, ogni passo un fendente, in ogni direzione ogni direzione sempre nuova ancora, lo vedi che disperde stipa arrochisce pagine di bianco quasi cemento ogni parola.     Testi estratti da “Già così …

TRANSIZIONI – 22

  le spalle nelle scarpe. piegate in sfilacci di tessuto. fosforescente. i sottili abbagli stroboscopici di finestrini. trainati da un locomotore. ignari vasi dilatati. dalla pressione altissima di fiori. sanguinavano petali. ingiallivano l’ombra. nell’angolo di calcinaccio. intruso di fiori lunghissimi. pulsavano appena evasi dall’angolo. d’acqua stagna e mota incava. i …

L’IMBRUNIRE DELLE NOSTRE SOLITUDINI

l’imbrunire delle nostre solitudini non è che ballo ambiguo di corrispondenze e maginazione fascinata da questo segreto improvviso nei pasti nudi intatti di forse prendi piano le mie emozioni delle prime luci quando il doppio sarà altro o alta estasi nella follia riflessa moltiplicata spazio scenico o immerso nulla sospensione …

GHIANDINE

La cassiera del super è piuttosto antipatica. Le dico che non voglio ghiandine da uno o due centesimi, che mi bucano solo le tasche dei pantaloni e non servono mai a niente. Mi dà lo stesso una due centesimi, e poi mi guarda sorridendo malvagia. Faccio finta di niente. Poi, …

IL TRENO MI HA SENTITO ARRIVARE

il treno mi ha sentito arrivare ed è venuto verso di me. mi aveva detto che sapeva una strada per portarmi da lei ed io mi sono fidato come nelle fiabe. dentro c’era il silenzio come al primo banco, e io mi sono chiesto se da grande sarò amato come …

GELATO AL PISTACCHIO

Eravamo tutti trotskisti oppure situazionisti, mi dice. Compra un cono gelato al pistacchio e me lo offre tendendo il braccio verso di me oltre ogni decenza. Eravamo stirneriani, lacaniani, reichiani. Surrealisti. Lecca il suo cono circumnavigandolo con la lingua. Mi offre fraternamente il gomito per farmi appoggiare. E dice: la …

MI AMI PER FAVORE (III)

Vanne fiero delle minchiate che fai. Agli amici al baracchino, affacciàti dietro bottiglie vuote, racconta di questa povera illusa che ti corre dietro ubriaca di tè corretto col gin, ignari delle rose che mi hai regalato di cui restano solo spine e petali ingialliti. Ma presto tutti sapranno, quando raccoglierò …

IL NATALE DI IGEA

Il Natale quacchero allo Zen procura stordimento eppure trattasi di liturgia benevola che gli officianti dai paramenti stroboscopici insufflano su per i corridoi deserti di un Eden mai conosciuto

CAFFE’ – n.36

non so mitico Delmy, ho sempre in mente che mi porti in giro così, la sera, in macchina a vedere le stelle e le foglie e il vento. Non so. E il buio che passa e i pensieri spalmati sul cielo: papapascià Canella l’indivanato e il Dildy linguetta e la …