LA RAGAZZA DI EMPOLI

Per concludere si apprezza un budino di mandarini di Ciaculli. Si nota quanto sia incredibilmente trasparente questo dolce, oltre che fragile e incerto come ogni budino che sia davvero ben riuscito, e bello a vedersi. Ci si felicita col pasticciere. Il quale, appena arrivato al tavolo, racconta la storia di quel frutto soffermandosi sulle sue due qualità caratteristiche: tardività (matura solo a marzo, e da qui il nome di “marzolino” o mandarino tardivo) e unicità (viene coltivato solo in un presidio di duecento ettari nella provincia di Palermo e in nessun altra zona del pianeta). Pregi che lo hanno spinto a realizzare quel dolce tanto prezioso. Niente di più tragico e imminente invece (lui di sicuro non voleva), la morte infatti si materializza e resta. Non scricchia e non digrigna le ganasce. Serpeggia sotto i tavoli. Non sguscia nei padiglioni del cancro.