ABBECCEDARIO ARBITRALE-56

una fama da bobo dalla fantasia fra il babau e il lupo mannaro il mio amico bobolco bifolco dal latino bubulcus ‘bovaro in giro con il suo bobtail “coda a ciondolo” razza di cane inglese da pastore privo di coda dal pelo abbondante con una testa grossa e quadra che quando è brutto tempo ciondola mentre trecento bocche di pecora si sfamano al chiuso un tipo boccaccesco per licenziosità molto spinta soprattutto per la sua conoscenza della lettera a ed io per andare avanti con la b dal boccalone di persona con bocca grande e larga e più figurativamente perché pronto a sparlare degli altri o è solito usare un linguaggio volgare così al bar passiamo il pomeriggio facendo la lista delle bocche da quella di dama che è una torta fatta con farina zucchero tuorli d’uovo e pasta di mandorle aggiunta nell’impasto a quella di granchio che è il passacavi dell’attrezzatura navale passando dalla bocca di leone erba dalle foglie simili a una bocca chiusa con labbro inferiore rigonfio e la bocca di lupo un’altra con foglie opposte ovali a corolla aperta bianchi macchiati di rosso o la difesa accessoria di luoghi fortificati costituita da una serie di buche molto ravvicinate nel cui fondo sono piantati uno o due paletti aguzzi e luogo di aerazione per locali interrati la cui apertura prende luce da un pozzetto chiuso al piano stradale da un’inferriata o una piccola pasta dolce inzuppata di liquore e farcita di panna da un taglio all’estremità che la apre a guisa di bocca o parlando di boccadopera o boccascena spazio del palcoscenico che fronteggia gli spettatori e dove si svolge l’azione srotolando la nostra boccadoro dal soprannome del vescovo di costantinopoli per la sua eloquenza neanche avessimo incorporato un boccaglio per respirare sottoacqua dopo due boccali di birra ci incantiamo sui lavori degli operai del comune in strada per una perdita idrica nella parte estrema di un tubo detto pure boccaglio

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

LIMPIEZA
Limpieza, disse Lourdes e si allagò di petto in un respiro. L’acquitrino ferveva di vita – un reflusso di girini, Read more.
SOFFIA
Acqua naturale. Temperatura ambiente. Un bicchiere per favore, di plastica biodegradabile. Questo non puzza. Preferibilmente non sporco. Grazie. Uno sguardo Read more.
i. centripeti.
forza lavoro fanghi] termali l’indaco a catalogo le parti d’India che non combaciano virgolettate perdono a goccia a ristagno Irene Read more.
MI INCHINO AL MARCIAPIEDI
mi inchino al marciapiede che sta tra le plissettature delle corde vocali. sono un mostro: le mie mani sono sedotte Read more.
SABATO
Oggi che è sabato Annastefanella non esiste. È andata dal parrucchiere a farsi bionda, poi è passata dal fidanzato ed Read more.
SALTIMBANCHI NEVROTICI
La spossatezza di questo inverno ipocondriaco mi ha prosciugato tutti gli umori di corteccia quelli che si respirano nelle notti Read more.
da SI GUARDA COM’E’ IL SOLE, SELLERIO Editore, Palermo 2002
  Con la pala ha colpito due volte. Il terzo colpo s’è fermato in aria.   Nino ha guardato in Read more.
da SIA AFFAR VOSTRO, Flaccovio Editore, Palermo 2007
  In una piazza , un ragazzo che ha molto bevuto chiede ad un altro ragazzo, tu ci puoi entrare Read more.
da PALERMO-CIVICO-PALERMO, Sellerio Editore Palermo, 1999
14 giugno, domenica   Sono appena le sette. Dalle 5,45 sono sveglio e ho gli occhi rivolti alla finestra, per Read more.