(L’OCCHIAIA. 31.)

   Maggio? Non ancora. Aprile marzolino, semmai! Grandine e pioggia: grossi chicchi frammischiati a secchiate d’acqua. E un cielo che resta  nuvolo anche a rovesci finiti. Solo nel tardo pomeriggio, un sole bugiardo esce allo scoperto. Qua dentro  la luce dei neon  fredda ogni cosa mentre scivola, sospettosa come un lampo, tra le mie mani pronte ad aggranfiarla, poi sgattaiola via verso l’esterno e lo argenta. Una sfacciata cavalletta verdina vi saltella dentro, ignara… Sono appena le 19:00 e la sera che cala ha un’aria spavalda, da ciaociao. 

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