UNA RAGAZZA

Le facce di troppe persone mi diventano sempre più estranee, mi confida questa ragazza. E anche se in passato sono riuscita a controllarmi, con questi lombrichi non riesco più a trattenere il mio risentimento verso il mondo della natura. Ma cosa ci ho nel sangue, è il veleno? Porto dentro di me l’odio accumulato dai miei antenati, lo sento, forte e meraviglioso: stilla su stilla potrei contarlo. La moltitudine non è la mia razza, questi non li conosco; quelli non so chi siano; questi altri hanno volti da mostri. Solo i sovrani hanno diritto a otto file di danzatori: non usurpate i privilegi reali. Brava ragazza.

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