La sensazione di disagio non mi abbandona. Inutili i tentativi di mettermi tranquillo. Sto proprio scomodo. Una signora, piuttosto avanti tra l’altro (conosce bene buone maniere e attenzioni per l’ospite – penso sia la padrona di casa), le sta tentando tutte. Sorride, guarda con attenzione, chiama in continuazione la commessa. E’ tempo perso. Inutile ammiccare o spargere odori nell’aria – forse ha frainteso – a me occorre ben altro. Penso che debba farlo ora o non posso più. Apro in un colpo la cerniera – corro verso l’angolo del camerino – tiro selvaggiamente la tenda e finalmente.
PISCIO di Gaetano Altopiano
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