“Sordità 3” di Gaetano Altopiano

Il bello del tu come stai, io come sto, che mi dici di te, che ti dico di me, la tua famiglia, che tempo c’è, che porta a distanze galattiche, milionidichilometrioltreilquielà, e ancora di più, la cosa inaspettata, che mai avresti potuto, più che qualcosa, molto, moltissimo, l’abisso, un’enormità, niente, …

“Gli appuntamenti” di Gaetano Altopiano

Quest’uno pensò a una faccia che non conosceva. Mai vista, si disse. Guardò nel proprio archivio personale e ripetè a voce alta: mai, sono sicuro. La immaginò mentre sorbiva la terza tazza di tè e il quarto bicchiere d’acqua (non contemporaneamente, ovviamente). Ne azzeccò il colore degli occhi, la forma …

“Sordità 2” di Gaetano Altopiano

Pensavo di rettificare il finale del cric precedente (Sordità, con Hopkins e Foster protagonisti) ma mi sarei imbarcato in un’impresa disperata: dimostrare che, in quella frase, affermazione e negazione non erano due contrari. Che cazzo me ne frega? Ho preferito così metterci una pietra sopra e dedicarmi all’alcol. Che, come …

“Sordità” di Gaetano Altopiano

Mangiare polvere. Poi, mangiare gallette. Poi, a quasi cinquantadue sentire Hannibal Lecter che dice: “la risposta non è in quelle scarpe di seconda scelta,” riferendosi agli scarponcini di Jodie Foster e a proposito della di lei infanzia sconvolta dalla perdita dei genitori (del padre in particolare). Il trauma ha reso …

“Cklebnikov alle ottoettrenta” si Gaetano Altopiano

Solo due mammiferi, in natura, possiedono escrescenze fatte di cheratina (la sostanza di cui sono fatti i capelli): l’uomo e il rinoceronte. Il resto ha corna su base ossea. Senza eccezioni. Chlebnikov, di sicuro, conosceva questa analogia singolare e non a caso scrisse quella meraviglia che si intitola La legge …