Gaetano Testa, Disegno
Gaetano Testa, Disegno

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pippo Zimmardi, “cose”
Il cucchiaio nell’orecchio

 

 

 

DISSONETTI (8)

Gocce. Ricade l’ora, distillato di luna e desideri, al pozzo dei sogni: gorgo e palude accoglie sibilando nomi e vittorie. Deluse, contorte costellazioni di eventi si tuffano inquiete verso il fondo. Armature vuote invadono la notte. Treni senza binari, eternamente in ritardo, girano intorno al mondo cercando una stazione.

MODE (IL NUOVO 68)

MODE (IL NUOVO 68) Le mode cambiano, ma qualche volta ritornano, non si capisce perché, ma ritornano. Verso la fine del Secondo Millennio, intorno al 2090, le donne più modaiole indossavano minigonne vertiginose, mentre i maschi si lasciavano crescere i capelli per protestare, si disse, contro l’imperante conformismo. Ma quel …

13.15

natale 13.15 sopra il porto di cagliari uscito col telefonino spento 22gradi mandano fuori tempo fiori piante e insetti al bastione st.bemy l’aria si fa musicale sorrido a due senegalesi con lo stereo a batteria lei è un pò napoletana salentina spagnoleggiante ed anche greca e siciliana mi spiegano che …

SIFONOFORO 27

più che di messico dovrei parlare di nordeurafrica. gli onirici ci sono già. e siamo in molti. alcuni alla fine del primo tempo sono andati via. avevano faccia e capelli verdi e perdevano da piccoli fori sul petto oggetti non molto preziosi ma utili. orologio cewingum coltelluccio carta d’identità. per …

Velký pátek *

  Sotto il flagello dei chiodi in casamatta O in una garitta che non è né dei garofani Né di rose immense in pieno dì ti si ricovera Una luna in Te, dalla cancrena rivelata… Lava la croce col fiele dei patemi Incarnàti in un’acqua che più lu… … Lustrale …

SCANNAMENTI

Mi rendo conto che potrei iniziare a decompormi da un momento all’altro.

SIFONOFORO 26

alta sopra di me ripete per la 22ª volta – io mi chiamo adriana è indescrivibile.

Urui e Utrì (XX)

Ucinco sbattuliatu vunciu evvuredda vacanti. Iava circannu asò mità, ma paddivintari Ureci cci avìa difficortà. Puna manu assicutava unummaru cchiù sapuritu; su tinia ncoddu, su sturiava dintra e fora, su taliava priatuni. Panza vacanti cuppanza tunna. Abburrritta saputìa calari, siputìa livari iscarpi licavusi imutanni: allibirtarisi, allavancarisi appanza stritta, mura mura, …

GOLOSI DI PAPI

Esiste la cloaca. L’intra in cui ogni giorno perimentiamo la tensione del filo, l’umore rotondo spermatico di un certo neft pubblicitario. L’attività connessa senza interazioni. La disponibilità aspromatica ottusa verso tutto quanto procura rancore. Forse sprovvisti di senso pratico organizzativo, è uno o croce? Ci indispone la fluidità con cui …