Gaetano Testa, Disegno
Gaetano Testa, Disegno

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pippo Zimmardi, “cose”
Il cucchiaio nell’orecchio

 

 

 

FRANCESCO 3

Era un momento cadente, di quelli che si aprono a spicchio. (Francesco trotta a quattro zampe verso il puntino che nessuno vede. Trotta e pesta foglie di mandarino). Era un momento. Poi era il tutto.

LA PAROLA MAIONESE

Succede che a un certo punto l’uomo inizi a proteggere il proprio organismo. Realizza si tratta del bene più prezioso e mette in campo ogni forza per garantirne la sopravvivenza, in una difesa, che da allora in poi, lo impegnerà tutta la vita. Si tratta di un impulso primordiale o …

ora che (31) – marzo 1980 –

– io dubito delle relazioni che l’intimità sviluppa tra vivi e cemento e morti e l’idea straziante dell’oro e del sole non turba la necessità della sera imminente e i piaceri presuntivi del sonno – straziante é soltanto l’eleganza della parola inutile mi tolgo le mutande e le calze e …

MURI PARLANTI 1

Come vi sentite male, confusi, pericolo, panico, paura, nervoso, scocciata, tranquilla, infastidita … Che fate, vado avanti, mi fermo, metto la freccia, faccio stare zitto il vicino, spengo radio, tranq vicino, autocontrollo … cosa vorreste fosse accaduto …   Ridotti a star male, ma non alla fame, e la rivoluzione …

IL MESSALE DI CORINTO

Magritte vs gli omofobi di Transilvania perché nel vaudeville di fin millennio è più congruo sverniciare i cattivi pensieri piuttosto che stivarsi nel Getsemani

LA PRIMA LUCE NEL SONNO HA A CHE FARE CON L’EQUILIBRIO IDRO-SALINO

a meno che non abbia paura dell’acqua. affinché impressa. dubbio formato. sgrana. si sfrangia. coincidendo simile-con-simile. restituzioni. che non si sa se fettuccia preghiera o corrente in acque profonde. dettagli striati. àlgos discreto. ne risulta un vaporoso movimento — — – —————- (quelli che si sono salvati dall’annegare). quando non …

* * *

  La luce di fine settembre filtrava dall’unica finestra dell’ufficio, illuminando timidamente le macchie d’umido che infestavano la vecchia carta da parati appiccicata ai muri. Jis camminava avanti e indietro, l’espressione pensierosa, le mani infilate in un paio di pantaloni beige. Di fronte a lui, seduto dietro una scrivania in …

da RAPSODIE (3)

Ho perdonato la giustizia, la tolleranza.   Trasporto graffi allotropici, avventure incise con pece e simboli anidri (sabbia, lacune, un Orisha mortale).   Cnidociglio, sentiero prolungato fra planimetrie soteriologiche – dravya, guṇa, karma – sfuma flegma, una confessione.   Mi accarezza un soffio estroflesso, flosgenico, intriso d’umor vitreo e bile, …