LETTERATURA E DINTORNI – n.41

la mia collega la Dabby baffuta non mi saluta più. A scuola. Ha letto le mie nughette e non mi saluta più. Pensa che io non sono normale, lo so. Treccine nero lucenti avviluppano la Lettura del Corriere sotto la sua ascella. Sempre. E pensa che io non sono normale. …

LETTERATURA E DINTORNI – n.40

lori, sto ancora digerendo la pasta che oggi abbiamo mangiato. E tu stasera mi dici che è la riflessione più metafisica che hai ascoltato. Ma questa riflessione metafisica, lori, non basta per fare una nughetta. Ripenso allora a un articolo del Corriere (su di un saggio di Foucault): si dice …

CAFFE’ – n.39

perché è chiaro che io sono un figo, un figo che beve il caffè e tu sei la Dardy DISTRIBUTRICE del suddetto caffè che ventoneicapelli questa notte stavi per morire. In macchina. Ti ho conosciuta a scuola e da allora facciamo coppia fissa, SEMPRE! Stanotte però mi hanno detto che …

CAFFE’ – n.38

ti ho detto per vent’anni un caffè lungomacchiatofreddo. Sono uscito per vent’anni di casa per dirti questo. Non avevo nient’altro da dirti. Dopo vent’anni, Azim l’arabo occhioperlaceo mi offre oggi il tuo orecchio candito. Mentre bevo il caffè. E sento il mare, nel caffè. E i colori. Portami Azim l’arabo …

CAFFE’ – n.37

ho pensato pensieri alati e pensieri antichi, che io non ce l’ho il pelo sulla schiena, mitico Denny, e invece tu ce l’hai e il vento ti si impiglia e sibila parole alate e suoni antichi. E se non c’è il vento che ti si impiglia, mitico Denny, andiamo insieme …

CAFFE’ – n.36

non so mitico Delmy, ho sempre in mente che mi porti in giro così, la sera, in macchina a vedere le stelle e le foglie e il vento. Non so. E il buio che passa e i pensieri spalmati sul cielo: papapascià Canella l’indivanato e il Dildy linguetta e la …

CAFFE’ – n.35

il primo entra morbido in una bolla di fumo e cemento. Il secondo arriva dopo. E anche lui fa una bolla di fumo e cemento, ed entra morbido pure lui. Fra il primo e il secondo ci stanno sette caffè. Spaccati, con il fumo ma senza cemento. Dall’11 settembre 2001 …

INVITI A CENA – n.34

stasera parliamo di fughe e io non riesco a non pensarci, non so, il materasso che oscilla nell’acqua e io che cado giù e l’acqua oscilla e oscilla il materasso. Non so, non riesco a non pensarci. Io che cado, giù. Cado giù e l’acqua oscilla. E tu sei laggiù, …

INVITI A CENA – n.33

nel film di stasera c’era una che doveva morire. Capellibiondi. – Mangiamo un boccone da me?, dice lei. Sono molto simpatica! E io vado a mangiare un boccone da lei, capellibiondi che deve morire nel film di stasera, perché è molto simpatica. Ecco casa mia, dice. E io penso che …

INVITI A CENA – n.32

mitico Delby, stasera ne hanno trovati sei. Vivi. Sotto la neve. Ed io sono triste, che sono famosi e dai bravo e applausi e luci e tv. Ti ho invitato a cena stasera per dirti questo, mitico Delby, e perché pensavo di far saltare il condominio. Domani, dopo il caffè. …