ALMANACCHI IRREPRENSIBILI
un quarto di luna è metà di una metà che è la mezza che è metà dell intero e non ci posso fare niente però mi piacerebbe discuterne con i saggi del Parnaso quelli che brindano alla vita mentre i giorni si scolorano
un quarto di luna è metà di una metà che è la mezza che è metà dell intero e non ci posso fare niente però mi piacerebbe discuterne con i saggi del Parnaso quelli che brindano alla vita mentre i giorni si scolorano
Elisabetta si chiamava Claudia però preferiva essere citata come Alfredo perchè il ricordo di pratiche inconfessabili potesse corrodersi senza patemi mortificanti al tempo non del colera ma degli amori indistinti
accadde il 15 settembre del 2048 quando le vergini del lago d’indaco sottomisero i reggimenti del dio Pan assolutamente intransigente sulla voluttà promanata da cicisbei canuti
la costellazione di Andromeda non esiste dichiarò Evaristo mentre ciurlava nel manico davanti ad un branco di assassini del diciottesimo secolo improvvidi e solerti nelle carezze a una dama dell’Andalusia cara ai poeti
Che occasione quella di ieri di ripristinare cantiche soavi come al tempo delle illusioni sì illusorie eppure balsamiche memori di pascoli iridati e senza rimpianti
eravamo in quarantena alticcia ma consapevoli del disastro sentimentale occorso a Manolo lui sempre disponibile all’adulterio come missione imperdibile per sanificare un’anima belluina eppure compassionevole
il solstizio d’estate era come una Venere d’indaco che rifletteva sui miei pensieri appassiti eppure ancora floreali mentre tu mi tradivi con l’ombra di quel passato che ritorna tuttavia
quello che non dici non mi convince sebbene abbia rotto l’ anfora contenente le geremiadi di Fernando quell’ estate del ’42 durante la celebrazione di quel bacio che casto non fu
Non mi dai garanzie disse la Cumana venendomi incontro nonostante che io fossi sdrucito e sanguinante dopo un tracollo erotico con quella santa donna di tua madre eppure vorrei avere lambito con più accortezza le sue lacrime
Stop disse Paride al bandolero incattivito da una quarantena settecentesca altrimenti nota come espiazione di peccati non originali durante quel bla bla di Evaristo VI