LA LEVA DEL ’48
Ci avvertirono che avremmo preso il cielo con un dito però mentivano durante le sedute aporcrife del sinedrio loro che vantavano terzi di nobiltà e invece erano solo lenoni spretati
Ci avvertirono che avremmo preso il cielo con un dito però mentivano durante le sedute aporcrife del sinedrio loro che vantavano terzi di nobiltà e invece erano solo lenoni spretati
Era uno scricciolo eppure il senso della sua sensualità disarcionava tutte le mie fibre al punto che pensai di svernare dalle parti di Cadaques per fuggire da questa malia impertinente e imperdonabile
Volevo intraprendere e mi sono fermato per quella slavina inopportuna eppure ridanciana durante un inverno che avrei voluto decompresso e primaverile ma si sa di buone intenzioni sono lastricate le strade che sfociano nel Gange e quindi non mi rimase altro da fare che innamorarmi impunemente
Bombolotto che manco ha finito di gattonare si è flippato per la moto da quando Pippo gli ha inoculato il brum brum con lui circumnavigando il cortile con la Vespa e magari se lo immagina come Marco che sventra le pietraie con ossessione matematica e giocosa
amici non disperate il sole arretrato si sta facendo strada nonostante che gli elfi mercuriali cerchino di sbarrargli il solco laddove Celsius si imbarcò con Astolfo per quel capitombolo epocale
inutile piangersi addosso quando le folate diventano incursione ingiuriose soprattutto durante il mestiere di vivere soffertamente quieto eppure implausibile come orme dilavate nel deserto
eserciti di millantatori hanno esercitato perniciose pressioni su illusi mallevadori delle vostre bugie quando all’alba dell’ultimo giorno utile non ci fu verso di scandagliare un fiume ormai decomposto
sospirava rimirando l’ argento del lago impolverato dalle lacrime di Esculapio ma non si accorse della ninfa che gli planava addosso per sottometterlo a una pioggia di baci screziati lui che l’amore l’aveva ripudiato
Battiato gli disse a Magritte e Breton avete stoffa buona con questo rubricare altri mondi tra di noi un po’ consunti e allora mi impegno a scongiurare che le vostre amabili asimmettrie siano divorate dai cannibali del sentimento
succedeva che durante i languori notturni salmodiati al Bar del Viale incombesse una sorta di malinconica perturbazione per le cose non dette che invece avremmo dovuto recitare per immergerci nella passione