KABUL E’ UNA METAFORA

Bologna insiste e mi sfarina il cervello con questa storia che gli idioti hanno un paradiso cromaticamente spiumato ma sempre eden è per loro convinti che la Storia li assolverà ante e post sebbene le vestali di Sardanapalo trovino la faccenda discutibile ma si sa al cuor non si comanda …

LESSICO FAMILIARE

Bologna è un tipetto per niente accomodante eppure conquista maciapiedi e sinagoghe con la risata a cascata e per questo scopa come tutti vorrebbero scopare oltre ogni surriscaldamento sebbene le sue liturgie inguinali non abbiano un cesello altisonante ma a ben vedere la crosta fuliginosa che riesce a squadernare quando …

IL MONDO NUOVO

Pino è da sempre il mio meccanico quello che trotta attorno alle mie automobili feticci irragiungibili e clamori indispensabili e allora vi racconto dei suoi carati perchè pino è soprattutto ingiugnusu e se il pignone della mia macchina irragiungibile e clamorosa non ruota lui lo fa ruotare e allora una …

AMORI FOTOVOLTAICI

Grazia è come una coperta soffice mentre mi nascondo nell’ astrolabio che sutura ferite di altri mondi quelli che mi appartennero per brevi stagioni salmodianti eppure rugiadose di tenerezze e/o abbandoni per cui le infinite dissolvenze servono a scardinare gli anfratti opachi quando il fragore era negli occhi non miei …

LACRIME COLOR CICLAMINO

quando c’era la guerra io ballavo il tango con Nefertiti che però misurava l’ estensione delle pianure con l’ impertinenza delle eclissi degli amori postmoderni

INNOCENTI REPULSIONI

è ovvio che Giasone avesse una puntigliosa devozione per le labbra umettate di Lisistrata ma il poeta non gradiva questa esposizione così maiuscola e quindi cominciò a tormentare gli endecasillabi per decifrare alcuni recessi quelli soprattutto partoriti dagli asmatici custodi delle virtù deflorate con convinzione

CANZONI SENZA GLUTINE

insisto devi venire con me nel castello disincantato di Juan lo stovigliere di Bucarest che ha rapito il mio sogno di estate intera durante quel claudicante conciliabolo con l’ iscariota maledetto mestatore e importuno assai con le cortigiane di Sardanapalo ma è solo un dettaglio osservano i benpensanti di quelli …

L’AUTUNNO DELLA CRISALIDE

sbocconcellare pane e mortadella friabile e fragrante pratica lontana nel tempo è segno e sogno di immortalità sotto questo cielo innominabile e incivile di vitalità cascante eppure prossimo all’alba che inumerà i nostri dolori finalmente

LE VERGINI AFGANE

al termine del ciclo cominciato subito e terminato immediatamente mi ritrovo grasso di torpori insolubili eppure mi ero ripromesso di regalarmi candori di un’altra età ma non ha funzionato per la risibile e irresistibile leggerezza che contraddistingue i bagliori morenti

I DERVISCI DI SAMOTRACIA

accade improvvisamente che il mio amore sia mortificato da una pratica minimale e indecorosa io che su quel tormento floreale ho acquisito beatitudini altrimenti inesplorate con la gratuità che compete ai gentiluomini poco raccomadabili sebbene la loro pirateria sia esca consolatoria per le dame depauperate da un ordito iconciliabile con …