NOI-73

io e lui (giorgio di salemi) ci stiamo guardando scri­vo

SI – 73

si comunicare è emettere segnali ora l’emissione in gran parte evapora ogni segnale la giubila ogni segno la perfora

BENN

  a benn poeta di barboni (miliardarimalcollocati) zio laido di bukovsky faccia-lunario di un tale nipote gemma di germania b benn poeta narrativo? no ma pensiamoci pensiamo alla germania alla poesia tedesca anche a questi baltici dell’ospizio delle povere bronzi ieratici nella cornice (anche criminosa) dello stile severo di questa …

2 – SCARTI 73/99

ierisera caro ciccio ci siamo scaldati un’ora il nome berlusconi ti punge non capisco perché hai la monade moralistica un po disabituata al silenzio che ti strozza dove tutti in questo momento cantano

1 – SCARTI 73/99

mi sta lacrimando l’occhio destro lei è inarcata emergono dal ginz natiche selvagge fuori da ogni inganno me la ritrovo affettuosa ogni mossa così rovesciata torna naturalmente com’era io qui solo indizio di contemporaneità

da AL BALCONE SOGNANDO

“sai? – penso di dirle – la sicilia è un’isola che in pochissimo tempo è diventata una provincia dei sargassi basta allontanarsi un metro e già comincia a profumare di rinoceronti bianchi”

da ABITUDINE E POESIA – 27.6.95

che cosa sia l’abitudine è una curiosità che non osa accostarsi alla pancia vulcanica del mio intellettualissimo rosario portiere panciutello sui quaranta stempiato tempestoso fumatore di luke di contrabbando ex barbiere con moglie sciacqua­ta sibaritica madre di una ragazza stupefacente di capelli di natiche e di capacità di lavoro e …

da ABITUDINE E POESIA – 26.6.95

il fungoide domanda a che/a chi serve la poesia? sostenendo che soprattutto il portatore di ideologia ne avverte la necessità fu questa oscuramente la ragione che indusse il commentatore-avo a sostituire sia nella forma immediata sia nella sua descrizione la parola poesia con la parola scrittura in quanto la scrittura più che a un …

da ABITUDINE E POESIA – 19.6.95

le indagini continueranno su tutti i fronti i pesci cantano le piante cantano le porte cantano i tasti cantano le fotocopie osservano – vediamo com’é combinata questa coda – mamma i pantaloni che tu hai lavato con tanto coraggio – c’era il visone nel frigorifero – con le lenti scure …