(ALLE ROCCHE)

Alle Rocche, bestie comprese, A far minestra, uva, noci, castagne, Con le Rocche ci costruivano un paese, Case e terrazzi dov’erano campagne.

(IL SENSO)

Il senso deciso, ultimo delle cose, come un vento Ladro nascosto feroce, con destrezza, A un’ora qualunque, al preciso inatteso momento, Così da smarrirlo, il tempo, in qualche brezza.

(PRIMO OTTOBRE)

Ho atteso certi antichi passi Sotto le magnolie in San Leone – All’ombra, come se inventassi Come si cerca la scusa l’occasione.

(TRA LE CASE)

Tra le case, del molto che qui fu, Resta qualcosa forse, quasi un niente, Un fregio una pietra cimino o poco più E una disperata speranza di quel niente.

(PER FAVORE)

Tu, per favore, tu dimmi della notte. In quale ombra a vuoto rotei gli occhi. A nuoto l’attraverso e navigo, per rotte Che non annoto, col conto dei rintocchi.

(BOSCHI DI BOEMIA)

Nei boschi di Boemia, nel nome di confine L’edulcorata, quasi innocua fine, Ci si inoltra la notte in neri viaggi, Ci si accuccia nel buio, come ostaggi.

(A QUEST’ORA)

A quest’ora Pesante, ad ogni ora del pianeta, Ci sono ore ed ore In cui recintano campi In tutta Europa, e alzano muri, E in ogni mare, nostrum e altrui, E in ogni plaga o landa Che si vieta a umani Senza consòlo, luoghi resi bui, Filo spinato o meno, …

(MORSI)

Sempre. Ci sono giorni. Ne parli. Ci ritorni. Giorni in cui si ricorda. Vi accade che un morso morda.       (08 settembre 2017)

(DALLA MEDIA ESTATE/4)

I padri archiviavano i torti nella pace a terrazze degli orti, una pace a portata di mano, all’alba, quand’era più piano l’umano.

(DALLA MEDIA ESTATE/3) 2

In collina eravamo pallidi, bianchi, Scendevamo al mare con un passaggio, Risalendo coperti di sale, stanchi, I dodici anni un atto di coraggio. In collina venivamo generati Nel tempo fermo, nel solito raggio Dell’abitudine, nel paesaggio accucciati Rinascevamo sempre a un eterno maggio