SULLE RIVE DEL TONTO (14)

Ancora un’alba. Le mille ridondanti tagliole di un sogno ristagnano fra le marezzature del guanciale. L’occhiaia di oggi è sputata uguale all’occhiaia di ieri. Le goccioline di pioggia stamane non fanno il tipico plif plof! Ma nelle pozzanghere i soliti cerchi d’onde plumbee imprigionano le nuvole afone del cielo agostano …

(L’OCCHIAIA. 35.”L’oleandro fiorito 3”)

Ad una certa ora del giorno, quasi tutti i giorni, Qualcuno – un uomo di mezz’età, schivo e silenzioso – sbuca da una delle tante vie confluenti nella via e un passo alla volta, trascinandosi dietro un ingombrante scranno di lucente plastica bianca, arranca fino all’oleandro fiorito. Quando è stanco …

SULLE RIVE DEL TONTO (11)

Vediamo apparire Francesco proprio da dove non ci saremmo mai sognati giungesse. Benché spinto da un animoso aliseo tusano ha un passo corto, indolente, mesSicano. Perciò, la prima cosa di lui a raggiungerci è un sorriso affettuoso strappatosi dio solo sa come dallo scrignuto groviglio non incolto di barbe, capelli …

SULLE RIVE DEL TONTO (9)

Insonnia invincibile, annichilente! L’aria è spessa, pesa sulle palpebre. Sotto i balconi, al riparo dal nevischio, tre ragazzine civettano. Dalla bettola sale l’aspro di un vino novello. E un grosso martello batte le pance lallerellone di cento campane allineate su un molo roso dai marosi… l’aria ora frana. Mi sveglio: …

(L’OCCHIAIA. 34.”L’oleandro fiorito 2”)

   Ha lineamenti d’uccello e scapole sbilenche sporgenti dalle spalle curve l’uomo che, ogni giorno, dritto sulle esili gambe storte sotto l’oleandro fiorito, indisturbato ne scandaglia con gli occhi – due buie fessure avide di luce – le fronde ombrose: non sono i rossi maliosi dei fiori ad attrarlo ma …

SULLE RIVE DEL TONTO (8)

Con aria complice, Francesco estrae dalla tasca un fazzoletto di seta e, una piega dopo l’altra, lo svoltola, finché fra gli azzurri cangianti della stoffa non appare un bioccolo di lana di un biancore davvero abbacinante. “Una nuvola delle Pampas!” sussurra e i suoi occhi brillano mentre la stringe amorevolmente …

SULLE RIVE DEL TONTO (6)

Fatico non poco a contenere gli smodati impeti d’entusiasmo di Tà che, pedalando a più non posso sul terreno accidentato che gira attorno al casolare, si diverte a fiorare col gomito ossuto l’abisso che, giusto ad uno sputo da uno dei muri, precipita a rotta di collo giùgiù verso le …

(L’OCCHIAIA. 33.)

Di punto in bianco la donna si ferma sotto l’oleandro fiorito, alza gli occhi e sceglie, tra i tanti, un fiorellino rosa. Benché non più giovanissima, si solleva con grazia sulle punte dei piedi, allunga una mano e, ruotandola delicatamente prima verso destra, poi verso sinistra, lo stacca dal ramo. …

SULLE RIVE DEL TONTO (5)

Un calcio, un solo calcio ma ben assestato e i due pettoruti battenti del portone si spalancano e subito, cioè un solo attimo prima che io varchi la soglia, il ringhio minaccioso di tre cani da mandriano mi scorta fin nel cortile. Sotto un livido rettangolo di cielo dicembrino, numerosi …

SULLE RIVE DEL TONTO (4)

 A notte fonda, trovo Tà seduto a gambe incrociate sulle stoppie al centro della radura e mi accomodo di fronte a lui assumendo la sua stessa identica posizione. Tà, per diversi minuti, mi ignora. Cala un silenzio estremo. Tutto tace, persino il Tempo s’inceppa, poi Tà serra le labbra e …