PRESENTE

L’ipernominazione del giorno distrae lo sbadato, sbanda il distratto. Altrimenti detto. Ci sono state lapidi, una collina filmica in file ordinate, una fossa un prete un discorso, il colletto bianco sotto un cielo grigio, l’immancabile albero poco distante sotto cui – fronde, qualcuno si è detto –, le prime gocce …

GIOCO

La conta appoggiata all’albero, l’albero tocca di più. Il vento il vestito il silenzio la casa alle spalle, corteccia rossore avambraccio ventuno nel buio i fosfeni ricordi del sogno la stanza le tende ventotto il rumore nell’angolo trenta non è novità. Voltandosi è: chiusa in un barattolo vuoto di marmellata, …

AREA NOVANTOTTO

La prima parte della storia è nota: fu oggetto di cronaca locale nel tardo maggio del novantotto, quando i miei capelli si accordarono per estensione ai miei progetti per il futuro: di conseguenza mi addormentai con fare postprandiale su un’amaca in giardino e al risveglio la chioma, prima penzoloni, era …

BUSINESS

Per un errore nel dosaggio delle spezie mi è capitato di aprire un varco dimensionale nell’ampia, profonda, rassicurante padella in ghisa di cui mi vanto con gli amici da sbronzo. Si allarga o si restringe, il varco, a seconda dell’intensità della fiamma. Se spengo, quando poi riaccendo la padella affaccia …

CINQUE ANNI

Che spinse madre a mentire non so sapere quella volta, altre sì tutte no: molte, altre non ricordo, ma quella? In televisione un film si faceva guardare: Gesù flagellato incoronato inchiodato grondava e io ero piccolo. A chiedere non si fa male credevo, ma. Chiesi: ma l’attore, capivo era attore …

CINQUE ATTI MANCATI

Ho ricevuto un messaggio dal Duca di Falangia mio cugino, recatomi da un gentiluomo alle sue dipendenze al quale ho offerto ospitalità nell’ala est del palazzo di mio padre il vedovo beone Maramarco, ala in cui temporaneamente alloggia pure Federifraga, mia sposa, di cui sospetto una tresca con il paggio …

COSO

Mio padre il lettore ha detto camerista: non con cameriera mio padre il lavoratore ha ricordato Assunta, e il mondo per come lo conoscevo è in un istante finito. Ogni poesia sovrapposta ad altra ad altre: questa, che mio padre la spia ha scoperto mischiando d’istinto due piani, in un …

DUE COCKTAIL

Mi chiama, mi volto. Mi viene incontro. Attacca a parlare col tizio a fianco che si dichiara proprio me, sorseggiando un Long Island. Io bevo solo Negroni. Lui dovrebbe saperlo. È un mio fan. Parlano del più e del meno. Coi fan si fa così fan tutti. Non li interrompo. …

DODICI ORE

Due cose fondamentali: sono un nostalgico, il tempo è denaro. Da quando la luce si è stabilizzata alle dodici e ventitré di un martedì estivo – sembra una vita, sono appena due anni – la mia esistenza è votata alla ricerca di un modo per tornare indietro. Provvisoriamente, ho adottato …

INTORNO ALLE VENTITRE’

Male incastrato tra i vicoli del centro, il mio appartamento si apre a infiltrazioni acustiche dai quattro punti cardinali: voci s’incanalano da più parti come folate centripete, riunendosi in soggiorno o battendo sulla porta finestra della camera da letto. Non si conoscono tra loro, le fonti, né si sospettano a …