QUANTI

Un cavallo di legno a forma di anatra, un rinoceronte azulado, dieci anime morte, molte pagine di smisurata bellezza, un re nudo, tredici piccoli esopianeti, sette montagne da mangiare calde con burro e salvia, un re vestito e in guerra contro quello nudo, una gamba lunga quindicimila metri, quaranta quanti, …

QUELLA COSA LÀ

Un tortuoso muro di ferro divide in due parti la città. Noi che la abitiamo conosciamo solo la metà che ci compete. Nessuno ci ha mai detto cosa ci sia dall’altra parte. Parlano di esseri spaventosi, crudeltà, delitti, clima arido e malsano. Ma sono voci che girano, niente di preciso. …

IL CANARINO MUTO

Basta un attimo. Basta lavorare con lo sguardo di taglio e cucito. Unire i puntini con linee mai tracciate prima, formando nuovi perimetri, nuove aggregazioni. Ed ecco non il Grande Carro, ma il piccolo Canarino Muto, non Orione l’equilibrato, ma il Maiale Ammalato che attraversa il cielo con la sua …

NELLA TASCA DEI JEANS

Povera cosa è la sontuosa maestà di un Castello di Spine. Niente il Palazzo dei Nani Dormienti. Un soffio e nulla più la ricchezza del Re che ammassa nel suo piccolo forziere tutto l’oro del Pianeta. Tu possiedi molto più e lo sai bene. Affonda la mano nella tasca dei …

NON PARLARE

Non parlare. Nessuno qui intorno sta parlando. Il Sorapis, quell’omone di pietra obeso e tronfio, ci ride in faccia ma non parla. Non parla il Pelmo, non parla il massiccio della Marmolada con le sue mani gelate. E io non voglio starti a sentire. Non voglio sapere dei tuoi problemi …

SPILLI

Mi arrivano spilli di fango che pungono la mia gola blu. Una ventata di spilli, spilli d’aria, mi arriva addosso mentre adagio mi muovo verso le torri di Castrofilippo e si accanisce sulle mie unghie cariate. Mi arrivano spilli d’acqua. Mi muovo verso le menti migliori della mia generazione che …

PESSIMO DE CHIRICO

Col mio braccio lungo almeno dieci chilometri posso raggiungerti e carezzarti da lontano. È inutile che ti nascondi dentro quel quadro di pessimo De Chirico. Pensi davvero di essere in una piazza d’Italia? Credi ancora nella profondità? Sei arretrato, superato. Ma quale profondità. Esistono solo due dimensioni in questo nostro …

SCHEGGE

A un tratto gli occhiali le sfuggirono di mano e caddero con un terribile fragore. Fu una conflagrazione immensa che fece tremare persino i monti circostanti. Le lenti si spaccarono in schegge acuminate che andarono a conficcarsi fra i sassi o sui tronchi dei faggi. Una scheggia molto voluminosa cadde …

QUANDO C’ERANO I LIBRI

Quando ancora c’erano i libri, Qualcuno li stampava. Qualcuno poi li rilegava. C’erano luoghi dove se ne faceva commercio e Qualcuno li vendeva. Qualcuno, dopo averli soppesati, annusati, assaggiati con la punta della lingua, dava inizio a lunghe trattative, e se raggiungeva l’accordo comprava certi libri. Ne comprava cinque o …

MONTAGNE NANE

Pur se di origini egiziane, Belluno si trova ad essere la rigogliosa capitale dell’Afghanistan. In quella terra lontana piove sempre e tira un vento rasposo che leviga e sgretola ogni cosa. Un tempo in Afghanistan le montagne intorno a Belluno, dette Dolomiti, erano altissime. Ma a causa dell’erosione di quel …