CONSIGLI A UN GIOVANE ASSASSINO

Che il tempo non esiste tu lo sai, Annatommasina, e lo sapeva persino Parmenide. L’Essere è immobile. Tutto permane, uno schiaffo, un graffio sul tuo visino sono eterni, restano là, fissi; il divenire è una grande illusione. L’attimo non è che un centro di osservazione precario, una finestrella affacciata sull’Essere …

CONSIGLI A UN GIOVANE ZOOLOGO

Scorpiáttoli con tre becchi neri, Elettrolupi dal pelame acceso, Elasticonigli dal fallo esagonale, Martoranghi nerboruti, Cantovolpi dalla vocetta stridente, Spicchi verdi dalle penne specchianti, Falcocervi dal culo a stella, Tartanude lente come un bue, Gattángeli dalle ali a zig zag, Elefantílopi dalle cento mani, Ittiocervi dalle squame parlanti, Carpiòli con …

LETTO A CASTELLO

Dormo in cima a un letto a castello che arriva sin quasi al lampadario di questo salone barocco dal soffitto altissimo, affrescato di ninfe, fogliami e cieli. Da tale altezza non è possibile scendere giù senza cadere, perciò. Perciò me ne resto a letto a contemplare il soffitto che, del …

SULLA SCHIENA

Gli crescevano sulla schiena tante lingue disposte in file regolari come squame di carne. Vive e vitali, se fossero state circondate ciascuna da un apparato boccale, avrebbero emesso voce e forse pronunciato frasi compiute. Invece si agitavano vanamente, mute. Come code nane o ditini ciechi, e come tutti noi del …

FRANCESCO 9

  Francesco non finisce, non può. Non mi chiede perché, pur potendo. Ma ha trecento armi segrete sparse fra armadi e cassetti. Trecento anni. Trecento mani. A trecento metri di altezza ancora continua a salire e si perde fra le rocce.

CANCRENE

Fatti guardare, ma non da vicino. Voglio inquadrare le tue ferite e i tuoi lamenti che sono anche i miei, ma da molto lontano. Voglio guardarti e guardarmi le cancrene almeno da settecentomila triliardi di centimetri o da un Giove qualsiasi. Solo così il Mondo, insieme alle tue labbra, mi …

FINO A QUANDO (FRANCESCO 8)

Ha un cappello sumero. Saltella a gambe in croce. A un certo punto cambia la password. Cuoce un uovo sodo. Veloce come un pachiderma nevrotico, scrive una sola mail al giorno. Ha fotografato il Barocco. Ha mangiato terra di Siena. Lento e sfaccendato come un vetro sottile, scuote il testone …

OLE’

Introdursi nell’ipertempo penetrare nel paratempo entrare nell’antitempo sconfinare nel subtempo scantonare nell’ultratempo spingersi nel sottotempo ficcarsi nel controtempo incunearsi nell’infratempo attraversare il similtempo sfondare il metatempo bucare il supertempo. Olè!

E DICE

Gira a triangolo intorno al suo stesso piede. Vede un’ernia liquorosa spuntare fra le nuvole del tramonto. L’ultimo arrivato chiude gli occhi, mentre ancora il. Le colonne del mare si estendono sino ai crani del bosco. E dice: dai tronchi va estratta tutta la musica possibile.