Prova buffet
Con un vestitino irresistibile. Così si è presentata alla prova buffet, sbaragliando gli animi dei più. La lasagna non ha gradito questa invasione di gambe (lunghe, lisce, sinuose) e si è sgonfiata di sorpresa perdendo la croccantezza che ne è il punto di forza. Ciò non verte a vantaggio di nessuno. Il timballo dal canto suo ha invece conformazione (solida, avvolgente, rassicurante). Predisposto per un azzanno feroce, si pavoneggia tra le vivande in tavola come un gallo tra il pollame. Regge bene l’impatto con il décolleté della nuova arrivata. Pare un puma, la faraona cerca con ogni mezzo di ritardare il suo ingresso. Diffida del puma − e fa bene −, tuttavia dovrebbe temere con più apprensione le ambiguità di pizzo con occhi di lince. C’è da dire che non sono discorsi da fare durante il pasto e a maggior ragione quando servono il pizzocchero, che con il pizzo, nonostante l’assonanza, ha ben poco da spartire. Uno è virgo intacta, l’altro no.