Tieni in bocca la ghiaia
e molte domande.
Come foglie di vite sparse.
Su campi magnetici vorticosamente scendono fluidi di districazione.
In un’imperatività incostante.
[La nozione di vuoto vibra tra silenziose volute].
Pilotando il segno il corpo saprà flettersi e trovare ancoraggio
sui simboli
_non esausti_
del divenire
o nei margini scaltri di una balaustra.
Capsula per una cesellatura
tra voci di emancipazione e di salubrità scrosciante.
Rapidi innesti.
