Quando mia madre mi fece indossare per la prima volta l’impalcatura mobile che riusciva a farmi muovere le gambe eravamo alla periferia di Barcellona, il porto in vista. Le navi erano le mie sorelle libere e scintillanti al sole. Avevo imparato a disegnare dalla mamma che progettava nuove giostre – io disegnavo navi.
Il muoversi delle mie gambe fu il suo terzo dono perché, pur molto molto lentamente, avrei potuto percorrere da sola il mondo.
Molte delle nostre giostre sono ispirate a luoghi della terra lontani e assolati, tutte le mie navi hanno nomi viaggianti.