Dopo ventitré anni mi hai parlato per la prima volta di carri armati blu scuro, di un mare sinistro (o sulla sinistra) e braccia e gambe avvinghiate. Avevo rimosso quell’odore acre dai ricordi, tenendo solo le scie bianche da tutte le parti. Rivendico tutto ciò che è stato, mi dicesti, e questa frase mi fece sentire in pace col mondo per qualche istante. Odio i rotoli di scotch portati al bicipite, sono una maledizione eterna, che non passerà col tempo né si mitigherà. Potrà sembrare sopita a sguardi distratti o reazionari, ma è solo un trucco. Con nuvole fittizie nel cervello mi muovo alla volta della normalità, a fatica, dovendo passo passo conoscerla. Cos’è normale ci chiedemmo, ricordi? Arrivando alla conclusione che la normalità non esiste, sentimmo di essere meno alieni al presente di un quotidiano con peso qui.
SETTEMBRATA (9)
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FINE DELLE TRASMISSIONI (SIGLA)
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DANCING&DANCING
18 Gennaio 2025
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SETTEMBRATA (10)
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INFOCA IL CONDOMINIO
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x96
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