BAGATELLA Nº5 (briglie e tacchi)

DARE A CESARE, da sempre tuo dispaccio e transito in albugini espiative.
Il tuo sguardo mezzo girato e a getto che mezza alzata la tua spalla rintana.
Posa di mento l’invito, lì mezzo accennato dentro un cappotto di vaporeo rossore.
Giada è ogni pietra o spazio di pelle, museruola nella pioggia e di vaniglia è ogni parola.

 

Foglie, di noi, di occhi grigi dilatati negli occhi,
di suoni migratori, di talloni che ticchettano
fluttuanti sulle promesse infrante, al tuo passaggio
schizzano
a pelo di mercurio, la buccia,
volano scheggie di pozzanghere. Zitta la città rapita
dallo strazio di tarde anime nel novembre inoltrato:
inchinarmi o meno a te sarà
del tutto ininfluente nel quadro giuridico
di questa negoziazione mezzadrile.

 

I behaved badly, I am sorry. Try to forget about it if you can.
I need to talk with you and take back some of the damage but I understand you may not want
to. Please don’t think too harshly of me, D.

 

QUEL CHE È DI CESARE. Non lasciasti qui nulla di risolto, mi
rintrona intorno un’argenteria di nessuna particolare presenza stipata
in pericolanti messe su un comodino di nessuna particolare presa,
catene consunte come sfianche sonnolenze di avvizzite braci. Baci?
Una sfioritura nevrotica dilaniata, un urlo, secche traccie di bava
che da un’interrogativa bocca scomposta scendono, un urlo
invade la notte
ancora come a sciupare
ed in concorso ad essa a conversare.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

LA PIUMA
Il cameriere della trattoria Del ponte è fatto di antimateria. Provare a schiacciargli un dito è totalmente inutile, inutile punzecchiargli Read more.
IL VESTITO BIZANTINO – 6
Il crollo nella ruggine è il mio ristagno Satanico stato dove imbruna La fola del partigiano in giro ovunque Nessuno Read more.
STORIA DI TRENI: TRENO NOTTURNO PER NAPOLI
La Regina di Napoli cantava Casta Diva davanti al pubblico dubbioso e malfidente. Il buio della sala retrocedeva sconfitto davanti Read more.
QUESTO FLUIRE FRA COSTOLE E COLONNE
questo fluire fra costole e colonne non dice del raduno improvviso rimontare nel petto non dice delle macerie non dice Read more.
#
perdite in modo corretto. stare davanti a com’era. La sovranità appartiene al venditore oh sì ti prego adoro questa struttura. Read more.
STANZA 109
ogni piano ha cinque piani una fermata spalla a spalla (conservazione gomito voce) io spezzetto mi allargo al centro sono Read more.
PAGINA BIANCA 12
alieni     la notte al mio paese vedo atterrare alieni nel cuore   ieri chioppe. grandine. troni e furmini. Read more.
da I GIORNI QUANTI (33)
“I vermi mandò a dire , ah! le guance/ Mi mangiano le guance. / …” Giuseppe Ungaretti. In questo lungo Read more.