LA SUA LA VOCE PIU’ PROFONDA

Ancora due parole: una sulla geometria euclidea e una sulla melodia. La fattispecie. Quel giorno non è un giorno ma solo l’idea di un giorno. E ogni macchina che incontra, ogni albero, ogni semaforo del viale, non sono macchine – alberi o semafori veri, ma solo l’idea di una macchina, di un albero o di un semaforo vero. E anche lui stesso non è veramente sé stesso, ma solo l’idea di sé stesso che in quel momento vive nella testa di un uomo di Cagliari che prende un caffè macchiato al bar Esedra di Pontedera. Che non è, a sua volta, una scena vera ma solo l’idea di una scena vera immaginata dalla corteccia di una signora a turno in un centro analisi di Molteno. Che non sono una donna ed un luogo vero ma solo l’idea di una donna e di un luogo vero, che esistono in un punto qualsiasi della retta che indica il ragazzo.  Che non è un ragazzo vero, ma solo l’idea di un ragazzo vero. In merito alla melodia, bè, quella: la sua è la voce più profonda che conosca.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

N.4
dopo cena chiama me e l., venite a vedere la luna piena, è una luna gialla e larga sospesa in Read more.
45
c’erano note e le passate memorie poi giorni d’ anime nella nebbia il mondo dei morti   e grandi alberi Read more.
Walking Flames
Le fiamme parlano, senza conoscenza sono in movimento. Non dipende dal contatto, ma dalla reciproca vista di un cuore che Read more.
Archivio fotografico Tambour: veduta di Grenoble
Pendevano, ondeggiando, dalle sue orecchie bizantine cerchi e anelli   Un soffio risorgeva alle sue trombe sopra le spalle erette Read more.
DISASTRI CARBOCERAMICI
E sono ancora qua ha detto il bandolero acquiescente ma non è vero che io sia ancora qua perchè se Read more.
DIARIO DI BORDO
Stamattina, alle sei, dal ponte ho visto alcuni ragazzi rientrare dalla notte. Sono scesa sottocoperta. Fuori fa freddo, è piovuto Read more.
UN POMERIGGIO DELLA SCORSA ESTATE
un pomeriggio della scorsa estate stavo lavorando un po’ troppo distrattamente, senza fare attenzione a quello che succedeva attorno a Read more.
* * *
Ti amo poco. Però da sempre. E sempre non è poco. Read more.
ANDARSENE
Stavamo guardando un documentario sulle balene e poi alla fine gliel’ho detto. Ma tu non te ne vorresti andare? Andare?, Read more.